sabato 30 aprile 2016

Cronache Settimanali


Domenica 24
‘Petrolio in mare’, ‘Spiagge a rischio’, ‘Cede la diga sul Polcevera’, un coro unanime di allarme percorre tutta la stampa. Mettendo insieme le notizie di varie fonti i fatti sono che: c’è stata una rottura nell’oleodotto che collega il porto di Genova alla raffineria di Busalla, qualche centiniaia di tonnellate di petrolio si sono sversate nel fiume Polcevera, alcuni sbarramenti predisposti lungo il corso d’acqua (riporti di ghiaia del fiume) cedono di fronte all’aumento della portata d’acqua per piogge, il petrolio fluisce verso il porto. L’intervento tempestivo di Vigili del fuoco, Protezione Civile,Regione, Ministero dell’Ambiente e Capitaneria di Porto, con centinaia di mezzi e di uomini, scongiura il travaso in mare (se ne vedranno poche e piccole chiazze). Situazione risolta quindi? Ogni danno all’ambiente lascia i suoi segni, tuttavia si è trattato di un incidente minore e risolto tutto sommato in tempi brevi. Ora si tratta di accertare le responsabilità e le cause (vetustà dell’oleodotto, frana lungo il percorso, automatismo nella chiusura delle valvole non funzionante?), e provvedere. Il rilievo dato da stampa, e media in generale, è durato pochi giorni, gli ambientalisti - dopo la batosta nel referendum notriv – non si son inalberati più di tanto, rimane il problema dei controlli (in capo a chi sono, quali i piani di intervento, quali le risorse, come funziona il coordinamento tra i vari soggetti) e delle responsabilità, spesso riconducibili a impianti obsoleti.
A latere: Berlusconi irremovibile ‘A Roma con Bertolaso’
 
Lunedì 25
Primo turno delle elezioni presidenziali in Austria, il candidato dell’ultradestra Norber Hofer in testa con il 35% dei voti. I partiti storici (socialisti e popolari) ai minimi storici con il 12%, il candidato dei Verdi Van der Bellen secondo con il 22%. Gioia scontata di Salvini e degli altri leader della destra populista e xnofoba d’Europa. La piccola Austria non è nuova a fenomeni del genere (clamorose sbandate a destra), questa volta l’avversione e la paura verso gli immigrati ha fatto 90, e non è solo l’abilità di Hofer e dei suoi amici nello strumentalizzare ad arte una situazione del resto marginale (gran parte dei migranti sono solo di passaggio in Austria)  a spiegare il risultato elettorale, ma anche una certa propensione di gran parte degli austriaci a respingere chiunque possa rappresentare una minaccia all’ ‘Austria Felix’ di asburgica memoria. La storia ci racconta che fra le due guerre mondiali i campioni dell’antisemitismo in Europa  sono stati l’Austria e la Polonia. Sentimenti mai completamente cancellati, come si vede.
A  latere: Berlusconi conferma fiducia a Bertolaso; per Marchini è un atto di coraggio
 
Martedì 26
‘Casaleggio junior rottama il sito di Beppe Grillo: ora il Blog delle Stelle’, ‘Iniziativa da leader del figlio del fondatore scomparso per il controllo delle chiavi online’. La bufala della ‘democrazia del web’ (pochi votanti, e tutti rigorosamente selezionati dai gestori del Blog, nessun controllo indipendente)  sta mostrando i suoi segni più deteriori e lascia il posto alla monarchia ereditaria. Il rampollo Davide eredita la Piattaforma Rousseau, che confluirà nella ‘Casaleggio Gianroberto’, e sarà il luogo virtuale ove dettare la linea del Movimento 5Stelle e consultare i militanti. Beppe Grillo estromesso?  Per quante se ne sa, in nostro ora è partito per una tournèe  teatrale e sull’argomento glissa. Tranquillo, c’è il Direttorio (sic) che vigila, anche se Di Maio scalpita e Fico ha il mal di pancia. La telenovela degli arruffapopoli continua.
A latere:  Consultazioni notturne di Berlusconi con gli ‘alleati’
 
Mercoledì 27
‘Il presidente Pd in Campania indagato per Camorra e voti’. Stefano Graziano , accusato di ‘concorso esterno per associazione mafiosa’, avrebbe ricevuto voti in cambio della promessa di un suo interessamento per appalti a imprese legate alla Camorra. Paradossalmente una di queste opere consisteva nella costruzione del ‘Polo della legalità’ a Santa Maria Capua Venere, per il quale ear stato già stanziato un finanziamento di 2.000.000 di euro e pagata una prima trance di mazzette per 100.000 euro. Graziano, nato ad Aversa 45 anni fa, iniziò la sua carriera politica con De Mita, poi fu con Follini e passò quindi al Pd, per il quale fu deputato per una legislatura e ora in Consiglio Regionale. Gli va dato atto di essersi immediatamente dimesso dalla carica di consigliere regionale e da quella di Presidente del Pd campano. La riflessione ora, per chi si sente vicino al Pd, è che questi fatti si ripetono troppo spesso all’interno del partito, e che occorre fare opera – non dico di caccia alle streghe o di espulsioni, come avviene in casa grillina – ma certamente di pulizia soprattutto nelle candidature che su vanno a formare in occasione delle elezioni. E pretendere trasparenza e informazione dagli eletti che coprono cariche pubbliche. E’ vero che il rischio è sempre dietro l’angolo, ma è bene dimostrare di fare il possibile per arginarlo.
A latere: Berlusconi tace immerso in una profonda meditazione. Nel frattempo Salvini se la spassa in America scambiando grosse e grasse risate con Donald Trump. 
 
Giovedì 28
Brennero, iniziano i lavori per il nuovo ‘muro’ che separa i due paesi, 370 metri di reticolato metallico con filo spinato in testa (è già stato collaudato efficacemente nei lager), altezza 4 metri e 250 gendarmi a vigilare. Vigilare che cosa? Ma è ovvio, i migranti che vogliono passare dall’Austria per raggiungere la Germania e gli altri paesi del Nord, e respingerli in Italia. Verranno perciò intensificati i controlli su ogni mezzo che passi il confine in direzione nord appesantendo e ostacolando i flussi turistici e commerciali che i due paesi si scambiano e che rendono il Brennero il più importante valico alpino italiano. Ma non è solo questo. E’ che la libera circolazione di mezzi e persone tra i paesi dell’Europa viene compromessa con una iniziativa unilaterale, illegittima oltre che scellerata. Forse la coalizione di centrosinistra che governa l’Austria pensa di recuperare la débacle che ha subito al primo turno delle elezioni presidenziali (un miserrimo 12% complessivo), dardo corda al populismo xenofobo? Non è così che si fa fronte all’avanzate delle destre in quel paese, compiacendole nelle tematiche di facile presa come le paure per l’emigrante, ma nel lavorare per un’Europa democratica e solidale, e sempre più federativa.
A latere: bocche cucite in casa Berlusconi, continua la meditazione, primi nervosismi di Bertolaso.  
 
Venerdì 29
Fulmine a ciel sereno, Berlusconi esce dal letargo e dal balcone di Palazzo Grazioli esclama: Marchini sia sindaco! Dopo aver difeso a spada tratta Bertolaso, giurando e spergiurando che lo avrebbe mollato, ora il (ex)cavaliere pare folgorato dalla via del civismo, il solo strumento in grado di sconfiggere sinistra e grillini. E Marchini – a suo dire – ora rappresenta per l’appunto il candidato ideale, perché popolare e fuori dai partiti. Peccato che lo stesso abbia escluso alleanze coi partiti, ma è un particolare a cui Berlusconi non bada, la coerenza da quelle parti è un optional di cui si può fare tranquillamente a meno. Salvini e Meloni la prendono molto male,  il primo minaccia sfracelli in tutt’Italia (sic!), la seconda parla di mossa per favorire Renzi. Esisterebbe a loro dire un patto segreto Renzi-Berlusconi per favorire le tv del biscione (meno male  che al Milan ci pensano i cinesi) in cambio della divisione del centrodestra a Roma a favore di Giachetti . E mentre Virginia Raggi, candidata a sindaco dei 5Stelle confessa candidamente che ‘lavoravo per Previti ma votavo ma Sinistra’   e si propone di applicare l’IMU ai palazzi del Vaticano, il buon Giachetti non dà corda a questi a questi giochini e continua con serietà, tenacia, e senza clamori a costruire una candidatura credibile a Sindaco di Roma. Un percorso in salita, visti i precedenti poco lusinghieri del Pd a Roma. Ma non lo accompagneremo con la nostra simpatia e con un ‘e vaie Roberto!’ (romanesco permettendo).
 
Marino Contardo

1 commento:

  1. FINALMENTE! Dopo che, quasi tutti i media in ginocchio e a reti unificate verso il potente di turno, ecco che abbiamo anche la settimana-luce. Se qualcuno è scampato alla propaganda del gggiovane Renzi, sarà riassorbito, appunto, dalla settimana-luce. Non c'è scampo. Appena dopo la vittoria dei petrolieri al referendum sulle loro trivelle ecco che un po' di petrolio prendeva la via del mare. Ma tutto è stato risolto in un batter di ciglia. Nemmeno quei strilloni degli ambientalisti hanno proferito verbo. Avevano capito trattarsi di CHANEL N°5 invece che di petrolio. Grande onori a Stefano Graziano accusato per ‘concorso esterno per associazione mafiosa’. Per le sue dimissioni volontarie meriterebbe un attestato al valori civile con statua in pubblica piazza. Che uomo!Come disse Johnny Stecchino:"Il problema di Palermo è il traffico" così a Roma il problema è la candidata Raggi. Rea di non aver scritto sul proprio curriculum il praticantato nello studio Previti. Niente Mafia Capitale, niente debiti a go-go da dividere rigorosamente tra CS e CD. Quel signore "a latere" viene trattato come l'ultimo degli idioti. Lo si guarda dall'alto in basso da chi crede di saperla lunga, con spocchia, con sufficienza. Il "delinquente naturale" ha messo nel sacco da almeno 5 lustri tutti coloro che lo guardavano allo stesso modo. Sono caduti tutti ai suoi piedi, attraverso scambi di favori e inciuciamento incorporato. Anche questa volta il suo disegno a Roma è chiaro e preciso: Berlusconi vuole far vincere Giachetti come nel 2009 ha fatto vincere Renzi a sindaco di Firenze, con la straordinaria partecipazione e collaborazione di Verdini, attuale Distruttore Costituzionale e facenti parte della maggioranza di governo. Alla prossima.

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