domenica 2 aprile 2017

Convenzione di Circolo, vince Andrea Orlando

Sabato 1 Aprile 2017 si è svolta presso il salone al secondo piano della "Cooperativa La Speranza" la Convenzione di Circolo del Partito Democratico di Cassina de Pecchi. Un momento utile di riflessione, discussione, scelta del futuro Segretario Nazionale del Partito. 

Il percorso congressuale stretto nei tempi ma molto chiaro, prevede sostanzialmente quattro passaggi. Le Convenzioni di Circolo, svolte dal 20 Marzo al 2 Aprile 2017, sono state il primo di questi passaggi, che ci porteranno alle Primarie Nazionali del 30 Aprile 2017, quando tutti gli Iscritti e gli elettori del Pd potranno esprimersi, di nuovo i primi e per la prima volta i secondi. In mezzo le Convenzioni Metropolitane e quelle nazionali. La Convenzione Metropolitana di Milano è prevista per il 5 Aprile 2017 alle ore 21.00 presso la Camera del lavoro di Milano di Corso di Porta Vittoria, momento che ufficializzerà i risultati del voto degli Iscritti ai Circoli milanesi e eleggerà i delegati alla Convenzione Nazionale che aprirà alle Primarie del 30 Aprile.
Alla Convenzione del Circolo "Fiorella Ghilardotti" hanno partecipato iscritti, simpatizzanti, elettori. Come sempre con grande spirito di confronto aperto e serrato, rispettoso delle posizioni di tutti, ricco di spunti interessanti, al di là delle posizioni dei singoli. A sfidarsi, le tre Mozioni a sostegno di tre candidati alla Segreteria: Andrea Orlando, Michele Emiliano, Matteo Renzi. Come dicevo una discussione molto ricca quella avvenuta Sabato pomeriggio, nelle quasi quattro ore di incontro. Ad aprire la Convenzione due rappresentanti di due Mozioni (assente il rappresentante della Mozione Emiliano): Serena Righini, per la Mozione "Avanti, Insieme" a sostegno di Matteo Renzi e Simone Dossi, per la Mozione "Unire l'Italia, unire il Pd" a sostegno di Andrea Orlando.
Molti interventi, come si diceva prima. Praticamente tutti i presenti si sono espressi con un bel dibattito, interessante sotto tutti i punti di vista. Il risultato finale ha visto l'affermazione di misura della Mozione a sostegno di Andrea Orlando con 13 voti, per Matteo Renzi invece 12 voti. Hanno votato il 76% degli Iscritti al Circolo, i mancanti tutti giustificati, per impegni improrogabili di lavoro o altro. Un buon risultato, sia in termine di partecipazione che di qualità del dibattito. Un risultato inaspettato, per un Circolo che comunque era a maggioranza "renziana" e che esprime un Direttivo che va in quella direzione. Un risultato inaspettato se confrontato con i risultati che fino a questo momento si sono registrati nel resto del Paese, dove Renzi sembra attestarsi introno al 60% delle preferenze tra gli iscritti. 
Ad ogni modo, il nostro Circolo esprime una maggioranza diversa e se verrà confermato dagli ultimi voti dei Circoli della Martesana, siamo il solo insieme al Circolo di Gessate ad aver optato per Orlando Segretario. Mandiamo alla Convenzione Metropolitana il Delegato Doriana  Marangoni a sostegno chiaramente della Mozione Orlando.
Un occasione quella della Convenzione di Circolo per fare gli auguri all'Amico e Compagno Roberto Bertolotti, che per l'occasione ha offerto a tutti i presenti un sostanzioso rinfresco. 
Ora, l'appuntamento è per il 30 Aprile 2017 in Aula Consiliare (come di consuetudine) di Piazza De Gasperi 1, presso la Casa Comunale, quando invitiamo tutti gli elettori e i sostenitori del Partito Democratico di Cassina de Pecchi a partecipare e decidere.
In ultimo la conferma di quanto annunciato e maturato nel corso degli ultimi mesi dal Segretario di Circolo Andrea Parma che lascia la segreteria del Partito per impegni e carichi di lavoro eccessivi in ambito istituzionale con il passaggio del testimone a Marco Gusti, che guiderà il Circolo da qui a Ottobre 2017 quando si svolgeranno i Congressi di Circolo con il rinnovo contestuale dei Direttivi locali.

Circolo Fiorella Ghilardotti Cassina de Pecchi

sabato 18 marzo 2017

Verso il Congresso. "Unire l'Italia, unire il Pd", Mozione Congressuale di Andrea Orlando

Cara Democratica, caro Democratico,

ci accingiamo a un passaggio cruciale nella vita del nostro Partito. Giungiamo a questo congresso con la necessità di fare i conti con il risultato referendario e con la dolorosa scissione che ha ulteriormente diviso un campo già profondamente lacerato.
Crediamo che il rilancio della prospettiva di un centrosinistra di governo passi in primis da un lavoro di unione e ricostruzione del Partito Democratico.
Solo un PD unito può ridurre le distanze sociali, territoriali, di genere dell’Italia di oggi.
Per questo al congresso sosterremo la candidatura di Andrea Orlando a Segretario Nazionale.

Abbiamo individuato in lui il profilo in grado di guidare la nostra comunità senza lasciare indietro nessuno, con l’autorevolezza di parlare a tanti e l’adeguata serenità per poter avviare una profonda riflessione sul partito e i suoi meccanismi.
Con i suoi toni pacati e la sua brillante esperienza politica, Andrea è la persona giusta per abbattere gli steccati che esistono nel PD ed operare quel lavoro di ricucitura tra di noi che ci faccia recuperare, dopo tanti strappi, quel senso profondo di appartenenza alla casa comune.

Nel caso volessi supportare questa candidatura, puoi unirti a noi scrivendoci a milanoperorlando@gmail.com o seguendo la nostra pagina Facebook “Milano Metropolitana per Andrea Orlando”.





Qualora fossi nelle condizioni, puoi procedere a una piccola donazione sul conto corrente:
Intestatario: Orlando Milano Metropolitana
IBAN: IT41P0200801757000104679162

Verso il Congresso. "Noi Siamo Partito", Mozione a sostegno di Michele Emiliano.

Care democratiche e cari democratici,

al prossimo congresso, pur nel rispetto di tutti i competitori in campo, abbiamo deciso di sostenere Michele Emiliano.
Riteniamo essenziale, per il futuro del Paese e dell'Europa, la necessità di cambiare visione rispetto al rapporto tra centro e periferia esaltando i territori e le autonomie locali che in questi anni sono stati pesantemente penalizzati.
Ciò è tanto più rilevante se davvero - al di là della retorica - desideriamo insieme costruire un'Europa diversa, non più preda degli egoismi nazionali esaltati da Stati sempre più forti, ma da città e territori che competono e si sviluppano utilizzando tutte le opportunità (politiche e strumenti) che l'Unione europea offre, dimostrando ai cittadini che un'Europa integrata dal basso è necessaria e utile.
Per fermare il rigurgito delle destre e di un pericoloso euro-scetticismo è fondamentale attuare politiche di tutela del reddito e promuovere una lotta alle disuguaglianze sociali ed economiche. Si assiste, del resto, a un crescente impoverimento di grandi strati della popolazione con un solco sempre più accentuato tra centro e periferie, che mina la coesione sociale in tutte le aree metropolitane anche in quelle più ricche e, apparentemente, meno esposte come quella milanese.
In linea con questa visione, l'esaltazione dei territori deve riguardare anche la selezione della classe dirigente. Pertanto, in questa fase di profonda crisi della politica, non è più tollerabile che i rappresentanti delle istituzioni non siano espressione diretta dei cittadini, ma nominati dal capobranco.
È la ragione per cui abbiamo deciso di sostenere il percorso tracciato da Michele Emiliano. Con lui ci impegneremo per condurre all'interno del partito le sfide per le quali lavoriamo ogni giorno, che vanno nella direzione del protagonismo dei territori, della lotta alle disuguaglianze e alla marginalizzazione delle periferie in netta contrapposizione ai rigurgiti centralisti.

Mercoledì 15 marzo abbiamo inaugurato il nostro comitato per Milano e la Lombardia alla presenza di Michele Emiliano insieme a tantissimi amici che hanno deciso di accompagnarci in questa avvincente sfida congressuale.


Carmine Pacente, coordinatore "Lombardia per Emiliano" e consigliere comunale di Milano
Simonetta D'Amico, consigliera comunale di Milano

Per adesioni:
tel3337319120  h: 9÷12,30 lun-sab

mercoledì 8 marzo 2017

Le scissioni non aiutano il progresso Sociale e Politico dell'Italia

Don Carlo Gnocchi e il “25 aprile 1945"

Gentili parenti,
una Fondazione che si pregia di dedicarla a don Carlo Gnocchi, dalla Chiesa beatificato, che non considera il suo contributo, quale partigiano alla lotta contro il nazifascismo, annulla gran parte della sua grande personalità che, non merita alcuna scissione tra la fede e l’impegno civile. Lo conferma il libro titolato “ Ribelle per amore “ dedicato al partigiano don Carlo Gnocchi, con la prefazione di Monsignor Angelo Bazzari, presidente della Fondazione.



LA SCISSIONE NEL PD E DEI GIORNALI
Il giovane rottamatore non è mai piaciuto agli ex comunisti e qualche giovane come Civati e Speranza, che pur sostenendo il governo Renzi, e votato le riforme proposte ha dominato la politica scissionista. D’Alema è accusato da Renzi di esserne il regista, forse non lo è. Di certo D’Alema è stato premier di un governo, con il tentativo fallito con Berlusconi, di varare alcune riforme, nel PD nessuno ha pensato alla scissione. Neppure con Bersani responsabile del PD, nelle votazioni per Prodi, candidato del partito per la presidenza della Repubblica, 101 deputati hanno votato contro le decisioni della direzione del PD, nessuno si è sognato la scissione. Con Renzi al governo e responsabile del PD è successo di tutto, durante il referendum per le riforme le minoranze hanno votato contro, l’obiettivo era Renzi e non le riforme. In modi diversi le minoranze hanno agito contro l’unità del partito, noncuranti delle ripercussioni negative verso i giovani, che sono il futuro dell’Italia. Nell’ottimo articolo di Franco Bolla (internet) enumera i risultati ottenuti dal governo Renzi, oltre alle pretese delle minoranze di assicurarsi 50 posti in parlamento nelle future elezioni. Con i scissionisti alcuni quotidiani sono stati validi supporti, Basti pensare alla falsa notizia in merito alla restituzione degli 80 euro, Renzi ne ha dato un’ampia chiarificazione su facebook. Pensare che Renzi sia immune di errori è solo fantasia, basta il ricordo del referendum personalizzato, rilevato anche da lei, poi ogni legna ha il suo fumo, il carattere di ognuno non è modificabile. Ora mi chiedo se nel PD c’è veramente una forte convinzione di opporre una politica riformista nel cospetto del liberismo, che forse non conosciamo a sufficienza. Ho espresso le mie opinioni in merito alla scissione, avendo ben presente una frase di uno storico “ Chi non tiene conto della storia è destinato a ripeterla”, le scissioni a sinistra non aiutano il progresso sociale e politico dell’Italia. 
NB: non sono sfiduciato e nemmeno amareggiato, nel mio ricovero l’azione politica non manca, gli anni non contano, le ingiustizie vanno combattute in ogni dove, se si è convinti.



Silvestre Loconsolo
Pessano con Bornago 4 marzo 2017

8 Marzo 2017, Io Posso



IO POSSO ORGANIZZARE,
la mia vita,nessuno mi comanda.


IO POSSO DECIDERE,
i miei vestiti,nessuno mi giudicherà;
i miei pensieri, nessuno li conoscerà.


IO POSSO ESPRIMERE,
i miei sentimenti,nessuno li cambierà;
la mia vita,con musica,disegni e balli;
le mie emozioni,con poesie,parole e lettere.


IO POSSO FARE,
un biglietto e te lo regalerò.


IO POSSO CREARE,
una sciarpa,per chi ne ha bisogno.


IO POSSO AMMIRARE,
paesaggi,città,tutto ciò che mi circonda.


IO POSSO AMARE ,

IO POSSO VIVERE 


                         Martina Ubertis Bocca

venerdì 3 marzo 2017

La visita di Renzi a Cernusco sveglia un centrodestra sonnecchiante

A destare i sonni della destra cassinese, più impegnata a fare bagarre sui Social invece che produrre una vera politica alternativa, è stata la visita dell'ex Premier ed ex Segretario Nazionale del Pd Matteo Renzi a Cernusco sul Naviglio, che in settimana si è recato insieme al Sindaco Comincini sul cantiere per il nuovo Polo Scolastico.
In una dichiarazione fulminea frutto di un mix di inesattezze, ironia da bar sport, fanfaronate varie e ricostruzioni arraffazzonate, il Leader Maximo, Capogruppo in Consiglio e incontrastato punto di riferimento di una destra irriconoscibile, coglie la ghiotta occasione per attaccare il Pd di Cassina de Pecchi in un turbine di affermazioni poco comprensibili e molto sconclusionate. 
L'incipit della dichiarazione è il seguente: mentre Comincini ha sfruttato l'occasione per realizzare un nuovo Polo Scolastico, il Pd di Cassina, durante la legislatura D'Amico (di cui il Leader Maximo era membro con un ruolo di primissimo piano) ha osteggiato il Pgt e votato contro, facendolo fallire e determinando, insieme alle altre forze di minoranza, la caduta prematura dell'Amministrazione Lega - Forza Italia.

Tutto molto bello, tutto molto vero. Sfugge però al Leader Maximo (che finge tra l'altro di non ricordare) il perchè di quella scelta. Il Pd, la minoranza tutta e mezzo Paese si schierarono contro quel Pgt (devastante) di cui per fortuna ricordiamo tutto, come fosse ieri. Per chi avesse la memoria corta riportiamo solo alcuni particolari di una vicenda che comunque rimarrà impressa sulle pagine nere della vita politico - amministrativa del nostro Comune. Un Pgt, quello di D'Amico, che si caratterizzava per una cementificazione selvaggia del territorio, la vera e sola risorsa di cui disponiamo; per un tunnel sulla Padana irrealizzabile, costoso e fonte di probabile pericolo; per la distruzione di servizi, come il Parco Giochi di Santagata (il solo) che avrebbe lasciato posto a un parcheggio; per uno strano e poco veritiero giro articolato fatto di demolizioni, liberazione di aree, cessioni ai privati in cambio di realizzazioni pubbliche. Per chi volesse approfondire l'argomento, indimenticabile per chi l'ha vissuto in prima persona, è tutto riportato, nel dettaglio, sul sito del "Progetto Cassina Sant'Agata" (www.progettocassinasantagata.it).
Cassina de Pecchi non meritava tutto questo. Cassina de Pecchi reagì, battagliando, organizzando discussioni e incontri, informando la cittadinanza tenuta all'oscuro di un Piano faraonico (presentato la prima volta sotto Ferragosto) che non sarebbe servito a nessuno e che avrebbe lasciato un segno indelebile, uno sfregio irreparabile al nostro territorio, ereditato i nostri figli. 
Fu, il nostro, un impegno che ci dettava la coscienza, prima che la politica. Non volevamo accettare l'idea di un destino infausto per le manie di grandezza di una Giunta che mentre fino a quel momento "si era arrangiata" e che a ridosso dell'estate, quando tutti avevano la testa al mare e alle vacanze, aveva mostrato la pasta di cui era fatta.
Come proseguirono le cose lo sanno tutti. Talmente fu forte la reazione politica e popolare che alcuni esponenti dell'allora maggioranza, spinti probabilmente anche da un sussulto d'orgoglio, permisero con il voto in Consiglio Comunale di affossare il Pgt.


Ora, paragonare il Pgt del cemento (che conteneva il rifacimento di una Scuola - quella di Via Trieste - in altra zona del Paese da parte di un privato in cambio della destinazione dell'area per edilizia privata) al Polo Scolastico cernuschese (che sarà realizzato tra l'altro grazie anche allo sblocco del Patto di Stabilità operato al Governo Renzi) è semplicemente una sciocchezza. A Cernusco un Polo Scolastico serve, come pure a Cassina de Pecchi probabilmente, ma quello di D'Amico era tutto fuorchè un Polo Scolastico, semmai una nuova Scuola Materna la cui realizzazione era legata a un percorso articolato e di difficile realizzazione (demolizione - ricostruzione - area al privato - realizzazione edilizia privata). 
Va bene attaccare il Pd ma almeno che sia su questioni vere. Di quella battaglia "No Pgt" andiamo fieri e i frutti li vediamo oggi con un Pgt approvato dal centrosinistra vero, utile, a impatto zero, che salvaguardia la vocazione verde e agricola del territorio e punta a implementare i servizi riqualificando l'esistente.

Ormai ne siamo consapevoli e ci abbiam fatto l'abitudine. La tattica, del redivivo centrodestra, messa in campo è ormai nota. "Stai sui Social tutto il giorno, cerca di raccattare tutto il malcontento possibile e poi spara contro il Pd" mettendoci sempre di mezzo le fragole (e le pannocchie) che sono diventate il frutto preferito citato in ogni comunicato. 

Auguri. Noi, intanto, andiamo avanti.



Partito Democratico Cassina de Pecchi

Quando il resto....è solo noia

Nonostante l’ironia di Andrea Parma (mi auguro involontaria), che nel precedente Diario di Bordo introduceva il mio intervento con ‘ancora l'immancabile Marino Contardo che vuole farci sapere la sua anche questa settimana’, ritorno su una questione troppo snobbata anche dalle nostre parti, quasi fosse una boutade di propaganda. Parlo dei dati sull’occupazione, che sono stati diffusi dalla stampa in modo piuttosto confuso, quando invece richiedono una seria riflessione. 
Ebbene, l’Inps – che è l’istituto più titolato a farlo perché più attendibile e aggiornato – ha fornito questi numeri: da gennaio 2015 (introduzione del Jobs Act) a dicembre 2016 si è avuta una variazione netta sul totale dei rapport di lavoro subordinato positiva per 968 mila unità (+ 628 mila nel 2015, + 340 mila nel 2016). Nel biennio precedente i saldi sono stati sempre negativi, - 101.000 nel 2013, - 34.000 del 2014. 
Considerando poi solo i contratti a tempo indeterminato il saldo positivo è stato di circa un milione di nuovi contratti (ricordate la barzelletta del milione di posti di lavoro ai tempi di Berlusconi, ebbene questa è diventata realtà nei 1000 giorni del governo Renzi). Sul fronte dei voucher – istituto che risale al 2013 – si registra una contrazione nell’uso, probabilmente sotto l’effetto della maggiore tracciabilità introdotta dal Jobs Act, ed è allo studio un provvedimento di legge che ne limiti drasticamente l’utilizzo improprio. Anche il Prodotto Interno Lordo è in leggera crescita ( +1,0 % nel 2016 rispetto al -2% all’inizio del governo Renzi), di segno decisamente positivo il commercio con l’estero.
Siamo invece in ritardo rispetto ai tasso di crescita dei grandi paesi europei, la disoccupazione giovanile è insopportabilmente inchiodata al 40%, aumenta l’area della povertà sia relativa che assoluta, e ogni giorno assistiamo alla chiusura di importanti aziende, spesso per trasferimenti di attività in paesi a minor costo della manodopera.
Luci ed ombre quindi, ma nessuna catastrofe, come amano dipingere la situazione i fieri oppositori del governo in carica, nessuna situazione simil Grecia, come si profilava alla fine dell’avventuroso governo Berlusconi nel 2011. Segnali positivi invece, che danno conto di un paese che non si arrende, non si arrende alla burocrazia, all’alto livello delle tasse, alla politica dei dilettanti e dei demagoghi, che lotta ogni giorno contro inefficienze, sprechi e ruberie, e non soltanto nelle pubbliche amministrazioni. Ma ancora arranca, e arranca non solo per la solita vituperata ‘politica’, ma per una classe imprenditoriale spesso poco coraggiosa, che non investe nella propria azienda ma in attività finanziarie, un sindacato corporativo che vive dimensioni d’altri empi, professionisti e commerciati che non sanno uscire dal proprio ‘particolare’, categorie come farmacisti, notai o tassisti, irremovibili nel non voler guardare avanti, e più in generale per un costume nazionale in cui il senso civico viene spesso sacrificato al portafoglio, alla famiglia, se non alla personale cupidigia.

E il Partito Democratico in tutto questo che fa? Ha la pretesa di interpretare la parte più attiva e più sensibile del nostro popolo, in termini di cultura, innovazione, socialità, e di trascinare tutto il resto per un’Italia migliore, un’Europa migliore, un mondo migliore. Retorica? Forse. Ma ricordiamo come il nostro paese sia stato per decenni un modello per tanta parte del mondo, dalla liberazione dal fascismo alla ricostruzione postbellica al boom degli anni ’60. Dopo le macerie morali e materiali di questi ultimi decenni occorre ritrovare l’entusiasmo e la volontà per ripartire. E noi dobbiamo essere protagonisti di questo processo. Di questo dovrà trattare il prossimo congresso. Il resto è solo noia, come diceva una nota canzone di qualche anno orsono.

Marino Contardo

FB, Selfie, Twitter e Cori da stadio. Questa non è politica.

Sono stata definita da un esponente della minoranza “utile come una forchetta per la minestra “. Beh mi piace molto perché non ho mai amato le minestre. Preferisco essere diversa e non omologata ad un certo modo di fare politica. Immaginate lunghissime ore di discussione sulla teoria dell’ovvio -il buon vecchio Churchill affermava: “Non esiste un problema che non si possa risolvere in venti minuti”-.Churchill sarà stato troppo ottimista ma condivido questa sua affermazione e cerco di applicarla quotidianamente in quello che faccio soprattutto per la responsabilità che ho nei confronti dei miei concittadini nell’eseguire il percorso Amministrativo di questa legislatura. Siamo in un momento difficilissimo dove le politiche nazionali e regionali, invece di dare risposte al bisogno sociale, hanno creato ulteriori difficoltà. Per me fare politica non è solo erogare un servizio in base alle disponibilità di bilancio ma creare Valore, valore umano, che se ben costruito può generare anche quello economico. Stare vicino alle famiglie significa prendere in carico le fragilità e i problemi che minano la serenità ed il benessere dei singoli componenti e non solo ragionare in termini di costo quanto per le casse Comunali. Vorrei che la discussione politica venga proprio posta su questi aspetti : Quali sono i nuovi servizi dell’Ente, cosa si è fatto per le persone con disabilità, in che modo e con quali mezzi si sostengono le famiglie in difficoltà , le reti sociali, la mappatura dei disagi delle persone anziane, il lavoro. Questi sono i temi che voglio affrontare ed evitare che si trasformino nelle solite minestre.. Il primo passo fatto è stato quello di migliorare i servizi cercando di capire innanzitutto le mancanze da parte della Casa Comunale nella gestione della propria comunità e come fare per rendere più semplice ai nostri dipendenti l’interfacciarsi con i cittadini in modo empatico, coerente e concreto. Ho pensato ad un nuovo Front office e a come implementare nuovi servizi alla persona. E’ una grande sfida, una sfida che ha bisogno di tempo, progettualità e professionalità per essere vinta. Lasciamo le minestre a chi non ha idee, chiedo invece il supporto di tutti per riuscire a creare un Welfare che generi benessere sociale, culturale ed economico. 

Doriana Marangoni

sabato 25 febbraio 2017

Diario di Bordo, Fare con lo spirito Giusto

Se non sai cosa fare, allora fai quel che devi.

Potremmo sintetizzarlo così il momento di difficoltà che il Partito Democratico (e con esso migliaia di militanti) sta attraversando in questi ultimi giorni. Ed è quel che faremo, faremo quel che c'è da fare, come ci diceva Enrico Berlinguer ormai 50 anni fa. Non è un "dire e non dire" non è nemmeno un concetto astratto o che poco ha a che fare con la realtà. Davanti agli ostacoli, in politica come nella vita, si deve reagire, scegliendo una strada, non fermandosi, ma semmai muovendosi per ritrovare lo spirito giusto.

Ricordiamo a tutti gli amici che c'è tempo fino al 28 Febbraio 2017 per rinnovare la Tessera al Partito Democratico e il che sarà "il lasciapassare" per partecipare, di diritto, al Congresso. A tal proposito, proprio domani mattina, saremo al Circolo per questo compito, oltre che, come sempre, per discutere e confrontarci dei grandi e piccoli temi locali e nazionali.

La Commissione per il Congresso, intanto, ha approvato un percorso congressuale che, tra non poche polemiche, culminerà il 30 Aprile 2017, con le Primarie, a ridosso del ponte del 1 Maggio.
Due contributi, questa settimana, dalle pagine del nostro blog, sul momento particolare. Il Segretario Regionale, Alessandro Alfieri, in questa lettera appello per l'unità e poi ancora l'immancabile Marino Contardo che vuole farci sapere la sua, anche questa settimana, in questo articolo sul pragmatismo della Politica riferito alla crisi interna.

Dopo una settimana di stop, torniamo con le notizie dal piccolo di Cassina de Pecchi. 
Subito un invito. Sabato 3 Marzo, in Aula Consiliare, come di consuetudine da tre anni a questa parte, sarà l'occasione per una Assemblea Pubblica sul Bilancio di Previsione mentre è stato adottato da poco ed è ora ora utilizzabile il nuovo sistema di "Allerta Cittadina" Alert System per ricevere in tempo reale e comodamente sul proprio cellulare messaggi vocali che riguardano la nostra Comunità e la vita in Paese. Importante passaggio, il 10 Febbraio scorso, della Giunta Comunale che ha deliberato la dichiarazione di pubblico interesse per lo studio di fattibilità sulla riqualificazione della Piscina Comunale di Via Radioamatori e per finire un po di informazioni sul capitolo "Sicurezza" in questo articolo che ci racconta alcune novità in tema di lotta alle discariche abusive e l'arrivo di un nuovo Agente di Polizia Locale, oltrechè di un Ausiliario del Traffico.

Per questa settimana è tutto. 

Sempre, con un Sorriso.

Il Pd e il Paese. Pragmatismo, non cinismo.

Amici e compagni,
mi rivolgo a coloro che le recenti vicende hanno messo in una situazione di difficoltà e meditano di uscire dal Partito Democratico. Nella vita ci sono dei momenti che ci costringono a riesaminare tutto il vissuto e a operare delle scelte. Ma le scelte utili non sono sempre quelle fatte all’insegna di un semplice sì o di un semplice no. Il più delle volte è più produttivo rilanciare ponendosi in modo attivo (e combattivo, direi) nella data situazione. E’ una sfida, e non è detto che la si vinca, ma fuggire nel déjà vu (già visto nel passato, per chi poco mastica di francese), come alcuni stanno facendo, è la via di fuga più facile ma anche la più foriera di effetti nefasti. Non è chiesto a nessuno di rinunciare ai propri riferimenti valoriali, ma un paese complicato come l’Italia e un contesto mondiale che muta rapidamente ci costringono ad una certa dose di pragmatismo, che non è cinismo ma capire quali sono le forze in gioco, quali le conseguenze delle nostre azioni, quali le reazioni, e quali le contromisure, e tutto in tempi sufficientemente veloci per trovare soluzioni e non perdere il treno. I sacri principi da tutti declamati (in primis la lotta alle diseguaglianze e alle povertà) non si possono affermare solo allargando la spesa sociale e non pensando alla base produttiva del paese, e a innestare efficacia ed efficienza in ogni settore, a partire da quello pubblico. Siamo un paese bloccato da una burocrazia ferraginosa, da rendite di posizione corporative (e Bersani ne sa qualcosa, quando da ministro si batté coraggiosamente contro le lobby dei farmacisti, dei notai, dei tassisti, pure), da sprechi colossali, ruberie, corruzione, per non parlare della spada di Damocle del debito pubblico. E davanti a tutto questo i nostri eroi della ‘scissione’ pensano che basti ‘spostarsi più a sinistra’ e creare l’ennesimo partitino, a fare concorrenza ai grillini nel raschiare il barile dei riottosi e degli arrabbiati. So che tanti argomenti da voi posti, come quello che dice che non sappiamo più parlare ai lavoratori e ai giovani, hanno un fondamento, ma non crediate di essere gli unici a porvelo, e scordatevi che vengano a voi solo perché avete mandato a vaffa Renzi, e il Pd. Convengo anche che Renzi e tutta la dirigenza del partito non abbiano fatto il possibile per ascoltare le vostre ragioni e per interloquire, ma sono anche dell’opinione che alla fin della fiera si debba prendere una decisione e che il metodo per arrivarci sia quello democratico che dice ‘ascoltati tutti si decide a maggioranza’. Vi invito poi a considerare le conseguenze delle vostre azioni: un indebolimento del Partito Democratico vuol dire in questo momento indebolire la democrazia in Italia e favorire l’approdo al governo – con esiti disastrosi – dei populisti di vario colore, da quello nevrastenico di Grillo a quello xenofobo di Salvini. Quindi ponderate bene le vostre decisioni, se stare nel Pd, anche con il mal di pancia, per dare il proprio contributo, oppure uscirne per salvarsi la coscienza e prepararsi a dire di fronte al peggio che verrà, perché verrà, ‘io l’avevo detto’. Con tutta la stima e il rispetto vi dico che ‘questo non lo accetto’.

Marino Contardo


La porta dovrà rimanere spalancata

Care democratiche, cari democratici,

vi assicuro che stiamo facendo il possibile per far cambiare idea a chi manifesta l'idea di lasciare il PD. L'appello lombardo all'unità, promosso da me e dai Segretari provinciali, è stato firmato da più di 600 Segretari di Circolo. Ma alcuni, purtroppo, hanno già scelto.
E' sembrato che la vera richiesta fosse quella della non ricandidatura di Matteo Renzi. Francamente inaccettabile. Per questo, pur non condividendo le argomentazioni esposte nel suo intervento, ho appreso con favore la candidatura di Michele Emiliano per la Segreteria. È la dimostrazione che chi vuole proporsi come alternativa a Renzi e alle sue proposte lo può fare dall'interno, perché il nostro è un partito plurale e c'è spazio per posizioni diverse.

Ora abbiamo davanti tre mesi di Congresso, in cui la porta dovrà rimanere spalancata. Ci dovrà essere un dibattito vero e partecipato per costruire politiche che aiutino chi ha pagato a caro prezzo la crisi e diano una prospettiva di futuro ai più giovani. E dovremo continuare a sostenere il Governo e le nostre Amministrazioni in vista delle prossime scadenze elettorali.
C'è molto da fare. E non possiamo, almeno qui sul territorio, litigare tra noi. So che c'è smarrimento e delusione. Sono anche i miei sentimenti. Ma non possiamo mollare. Sono tante le persone che ripongono fiducia nel nostro partito.

Continueremo fino all'ultimo a cercare di convincere chi vuole andare via a rimanere con noi. 
In questo senso ho chiesto ai Segretari di Federazione di promuovere Assemblee provinciali aperte agli iscritti, in cui potremo confrontarci in maniera franca su ciò che sta accadendo ma anche sulle sfide che ci attendono.

Sperando di potervi incontrare in quelle occasioni, vi abbraccio.

Alessandro Alfieri
Segretario Regionale del Partito Democratico

venerdì 17 febbraio 2017

Diario di Bordo, Oltre le differenze e Uniti per il Paese

La mediazione è l'arte della politica. È l'abc, se si vuole condividere un percorso tra persone e idee plurali. Come, tra i fondamentali, c'è anche il principio intramontabile che uniti si vince, divisi si perde.

Poche e semplici parole sfuggite incomprensibilmente però alla classe dirigente del Partito Democratico, più impegnata a massacrarsi che a discutere di Paese e di Lavoro, Tasse, Infrastrutture, Economia, Meridione, Immigrazione, Cultura. 
Direte, è paradossale e inconcepibile. Ma questo è lo spettacolo a cui migliaia di militanti e milioni di elettori sono costretti ad assistere giorno per giorno. 


Dal basso un'appello all'unità un messaggio di speranza, per ritrovare serenità e soprattutto per ritrovare una connessione perduta con ciò a cui serve all'Italia. Vi prego fermatevi lo scrive sul nostro blog il Segretario di Circolo Andrea Parma, lo dice Walter Veltroni in questa intervista al "Corriere della Sera": se la sinistra non riuscirà a interpretare il nuovo mondo sarà perdente e marginale e per farlo c'è bisogno di un Pd forte, che sappia sfidare la destra populista e identitaria di oggi e un commento sul memento di grande tensione ce lo propone anche Marino Contardo.


Lo smarrimento è forte, la paura per quella parola, scissione, evocata più volte, pure. Il Circolo "Fiorella Ghilardotti" più compatto che mai chiama a raccolta gli iscritti e tutti coloro che intendono iscriversi per l'Attivo del 23/02 alle 21 e nel frattempo chiede di esprimersi sul Futuro del Partito attraverso un sondaggio online per dire la propria sulle prospettive e le idee da mettere in campo: parteciparvi è molto semplice, basta cliccare al link precedente e rispondere alle 11 domande. Intanto, ti aspettiamo anche questa Domenica dalle ore 10:00 al Circolo di Via Roma, occasione per rinnovare l'iscrizione all'anno 2017 (nel caso, potrai rinnovare la Tessera comodamente da casa, attraverso un bonifico, tutti i dati al link precedente).

E, nonostante tutto, non ci arrendiamo a una crisi che sembra irreversibile, ma piuttosto apriamo a spazi di dibattito e di impegno ancora maggiore, se c'è né bisogno. E lo facciamo perché prima viene il Paese e le sue necessità, poi il Partito, infine le idee dei singoli: Pierluigi Bersani lo ribadisce in questa lettera aperta al Segretario pubblicata dall'Huffington Post e in risposta Matteo Renzi ricorda come sia importante evitare la scissione, ma evitare anche i ricatti

Mentre il delirio trasversale perversa, i problemi sul tavolo sono quelli di sempre. La corruzione, ad esempio, che dilaga, come e più di 25 anni fa. PierCamillo Davigo, Presidente dell'Anm, lo conferma senza troppi giri di parole: il Paese sta morendo. E noi qui ad assistere inermi a un delirio senza fine.

Una Newsletter, la cinquantesima del Pd di Cassina de Pecchi, che si inserisce in uno scenario davvero cupo, difficile, tra poche possibilità di invertire la rotta. Ma l'ottimismo non ci manca, non ci perdiamo d'animo, non vogliamo rimanere fermi. Non ci arrendiamo alle cose brutte di una politica brutta, perché per noi la politica non è questa cosa qui. La politica è altro. È servizio, disponibilità, condivisione. 

Oggi più che mai pensare, ricordarsi e ribadire che "vale la pena vivere la Politica quando è in grado di trasmettere visioni". Vale la pena quando la Politica viene vissuta come lo strumento per cambiare le cose. Non certo quando dimostra il peggio di se stessa, come in queste ultime settimane. 

Tesseramento 2017, la Domenica al Circolo


Il percorso di ascolto che ha messo in piedi il Pd Milano ci sta dimostrando ancora una volta, con la grande partecipazione e ricchezza della discussione, la vivacità del nostro Partito.

La partecipazione e l’entusiasmo sono fondamentali per un partito come il nostro che vuole rimanere radicato sul territorio e contribuire alla creazione di idee e di politiche. A proposito di questo il prossimo 23 Febbraio 2017 il Circolo "Fiorella Ghilardotti" ha organizzato un Attivo degli Iscritti per discutere della situazione nazionale di cui ti invieremo a breve un invito personale.

Ricordiamo che sta per terminare il periodo entro il quale ci si può tesserare al Pd, anche per partecipare al Congresso che verrà convocato dall'Assemblea Nazionale di domenica prossima: la scadenza prevista è il 28 Febbraio 2017.

A tal fine il nostro Circolo, sito al terzo piano della Cooperativa "La Speranza" di Via Roma 81, è aperto tutte le Domeniche mattina a partire dalle 10.00.

Per coloro invece che desiderano rinnovare la Tessera comodamente da casa, possono farlo attraverso bonifico:


IT43F0200832810000100888354 
CIRCOLO DEL PARTITO DEMOCRATICO DI CASSINA DE’ PECCHI
UNICREDIT  - CASSINA DE’ PECCHI 

Nel frattempo ti invito a compilare il Sondaggio lanciato dal Pd di Cassina che trovi a questo link: Il Futuro è adesso, costruiamolo insieme Poche righe per dire quel che pensi e su quali prospettive debba ripartire l'azione politica del Partito Democratico.


Scissione si, scissione no

Mi sono iscritto al Partito Democratico nel 2015, ho rinnovato la tessera anche per il 2017, l’anno del Congresso. L’ho fatto perché condivido i principi e i valori che ne sono a fondamento, condivido il programma con il quale si è presentato alle ultime elezioni politiche, condivido l’azione di governo fin qui svolta, ho letto e sottoscritto lo Statuto e il Codice etico. Sono convinto che poteva fare di più, che poteva fare di meglio, e su alcune questioni ho opinioni diverse, ciò nondimeno sono consapevole della difficoltà che si incontrano ogni qual volta si prova a cambiare qualcosa in questo paese complicato. Tutto ciò dovrebbe spingerci – noi iscritti, perlomeno – a fare di più e di meglio. Vedo invece che c’è una parte che rema contro, e non ora, ma dall’inizio. Che non accetta le regole democratiche che ci siamo date, che dicono che tutti hanno libertà di dire la propria e che dopo aver provato a comporre una sintesi si debba passare a prendere decisioni con la regola della maggioranza. E che così come l’adesione al partito, e al metodo democratico, sono frutto di libera scelta, con la stessa libertà – se il dissenso è profondo e inconciliabile, o per qualsiasi altro motivo – c’è la libertà di andarsene, di approdare ad altri lidi o di lasciare la politica. Con tutta tranquillità e rispetto. Cosa che pare che non accetti la cosiddetta ‘minoranza dem’, che ha la bizzarra pretesa di voler dettar legge alla maggioranza. Ma le cose non funzionano così. Nemmeno la demonizzazione del segretario in carica funziona, se con lui è la maggioranza del partito, e il sottoscritto. Così, presi da patriottico furore e con lo sguardo rivolto al sol dell’avvenire , costoro si apprestano a una plateale fuoriuscita, confidando sulla grancassa dei media che gongolano ad ogni loro passo. Non si avvedono costoro che così aprono la strada, anzi l’autostrada, al populismo nevrastenico di Grillo e a quello xenofobo di Salvini? Tranquilli, hanno già pronta la risposta: è tutta colpa di Renzi. Anziché replicare a tanta profondità di pensiero dico a costoro: almeno ‘lasciamoci così senza rancor’, come dice un’antica canzone. 
Marino Contardo     

mercoledì 15 febbraio 2017

Vi prego, smettetela! Torniamo a parlare di Futuro e Speranza.


Congresso Sì, Congresso no. Congresso anticipato o Congresso a scadenza naturale. Renzi dimettiti, anzi no Dalema vattene. Forse è meglio che se ne vadano anche Emiliano e Speranza. È perché no Bersani ed Epifani...che ci stanno a fare nel Pd? Forse dovrebbe andarsene anche Cuperlo, l'oppositore mite. In fondo l'opposizione interna fa solo male al Pd.

La lista è lunga come lunga è la lista degli errori fatti da Renzi e prima di lui da Bersani, da Veltroni, Occhetto, Natta, Berlinguer. In effetti la Sinistra, il centrosinistra, l'Ulivo, i Ds e il PCI nella loro storia recente e passata di errori ne hanno fatti, molti. Siamo (sono, erano) uomini. Napolitano nel 1956 disse che l'Urss fece bene a invadere con la forza l'Ungheria, l'Unità sempre in quell'anno definì i rivoltosi di Budapest che chiedevano più Libertà e più Democrazia dei "teppisti" e che dire di Berlinguer che appoggiò il Referendum del 1985 sulla Scala Mobile perdendolo? Gli errori del passato remoto, non sono niente rispetto a quelli del presente. Prodi fu fregato da Bertinotti e come dimenticare il dualismo perenne tra Veltroni e Dalema? Il buono e il cattivo...tutti sbagliano, chi più chi meno, è nella natura umana sbagliare. Ma vi assicuro che un periodo così triste e carico di tensione non l'ho mai visto. Si possono avere idee diverse, e ci mancherebbe altro. Siamo un grande Partito fatto da donne e uomini diversi per natura. Con storie e personalità diverse. Ma la diversità deve essere un valore aggiunto, non una condanna alla guerra totale. Il Pd nasce per unire storie diverse. Nasce per mettere insieme tradizioni diverse e per buona parte del Secolo scorso, contrastanti, alternative. Ci siamo riusciti, non senza mal di pancia e rotture, ma mai perdendo la stima e il rispetto reciproco. Tra Compagni (questa parola mi piace sempre di più) ce le possiamo pure dare, ma sempre Compagni rimaniamo. In mezzo a questa situazione paradossale e confusa rischia di venir meno il collante che ci tiene insieme. Tutti si sparano addosso (a reti unificate, sia ben chiaro) ma a nessuno viene il dubbio che forse la misura è colma
È  sempre facile dividersi, è semplice rompere. Più difficile è costruire, mettere insieme, guardare avanti. È più difficile, si, ma è la sola opzione possibile se non si vuole vivere di rendita. È la sola opzione che abbiamo se vogliamo cambiarlo davvero questo benedetto Paese. E allora, meno comunicati stampa al veleno e più Italia. Fine delle dichiarazioni da innamorati traditi e più dibattito sereno, aperto, laico e sincero sul presente e soprattutto sul Futuro prossimo, quello ad esempio che riguarda il lavoro che manca o le nostre menti migliori che scappano all'estero. Io vorrei tornare a confrontarmi nel mio Partito di Scuola, Ambiente, Immigrazione, Giovani, Cultura, Stato Sociale...e di tutto il resto, di tutto ciò che ci riguarda da vicino. Vorrei sapere dal mio Partito come vuole affrontare il tema degli sforamenti perenni del PM10 in Lombardia, ad esempio, o cosa ha in mente di fare per le strutture scolastiche che cadono a pezzi, quali ricette ha per garantire la Sicurezza ai cittadini, cosa pensa della povertà in costante aumento, altro che PIL al +1%. 

Sono un Amministratore Pubblico, sono stato eletto dai miei concittadini e al mio Partito, al mio Segretario chiedo come fare a trovare i soldi per sistemare un Parco, una buca sulla strada, l'illuminazione pubblica che non illumina e come sistemare le decine di persone senza lavoro e senza casa che ogni giorno si presentano in Comune. Perché poi i cittadini chiedono a noi, bussano alla porta del primo baluardo di Istituzione che esiste, il Comune, non lo chiedono certo alla Serracchiani. Chiedo al Partito e al Segretario cosa devo dire alle mamme che ogni giorno lasciano i figli in una Scuola Pubblica a Cassina in cui ogni tanto piove dal tetto o all'anziano che chiede un mezzo di trasporto (inesistente) per raggiungere il Supermercato o all'Associazione che chiede uno spazio. Di questo vorrei parlare con il mio Partito. Di tutte queste cose vorrei sentire discutere Bersani, Renzi, Emiliano e Giachetti. Tutto il resto, a cominciare dai comunicati stampa di questa o quella corrente, per passare poi dal Segretario che posta (o molto più probabilmente fa postare da qualcuno) gli insulti di turno alla minoranza, quella stessa minoranza che sembra non essere mai soddisfatta, be...ne facciamo volentieri a meno. 
Vi prego, ve lo chiede uno che non ha mai pregato in vita sua: smettetela. Tornate a parlare di Futuro e Speranza. Torniamo nelle Piazze, nei luoghi di lavoro, ai mercati, tra la gente a spiegare quali sono le buone ragioni del Pd, quelle che ormai tutti, in questo turbine di delirio trasversale, hanno dimenticato. 
A, perdonatemi. Prima di tornare a fare il laico 365 giorni all'anno, un ultima preghiera: tornate e torniamo tra la gente e sopratutto facciamolo in modo unitario.